Prima di tutto bisogna che tu sappia che ci sono diverse tipologie di prato in erba sintetica, Prato per il Paesaggio o Landscape, il Prato per lo Sport ed il Prato per i Parchi Gioco. Ogni tipologia si divide tra di loro loro per materiali, tecnologie usate e scopo d’uso. Qui ti parlerò soltanto dei prati del paesaggio o landscape. Iniziamo.
I tre elementi
Filato principale o detto monofilo. Esso è l’elemento principale del tuo prato in erba sintetica, come una prima donna, che ne determina la colorazione, l’aspetto estetico, la dinamicità e la qualità. Il materiali con cui può essere prodotto sono, il poliammide PA (Nylon), il Polipropilene PP o il Polietilene PE. Il poliammide PA (nylon) è il miglior materiale per produrre i monofili del prato sintetico. Nonostante dia ad essi una leggera rigidità è il materiale più resistente e quello che dura più a lungo, ma un prato prodotto con filati di questo polimero è molto costoso, quindi è una cosa impensabile proporlo ai clienti, ed Il suo uso si limita solo per alcune applicazioni. Il Polipropilene PP è tra i tre il più economico, viene usato maggiormente per i tappetini verdi di altezza massima di 10 mm ed anche come monofilo nei prati misti insieme ad una percentuale di monofili di polietilene. Questi strattagemma serve per ridurre i costi ed immettere nel mercato prodotti a basso costo. Il polipropilene rispetto agli altri due polimeri è più rigido, meno indicato alle sollecitazioni e poco resistente ai raggi solari e agli agenti atmosferici e. Il Polietilene PE è il polimero più usato per la produzione dei monofili perché garantisce un altro grado di resistenza alle sollecitazioni, ai raggi solari garantendo anche .una durata superiore ad altri materiali. La morbidezza del monofilo viene regolata prima in laboratorio e poi nel processo produttivo del filato per garantirne un equilibrio e reattività nel recupero dopo essere stato calpestato. Per farti capire, ne troppo morbido ne troppo rigido.
Nella fase di progettazione e composizione chimica nel laboratorio di ricerca, al filato gli viene conferito una precisa forma, che si realizza nel processo di estrusione (andare alla pagina precedente). La forma che gli viene conferita serve per dare maggiore resistenza alle sollecitazioni e maggiore velocità di recupero. Sono state create diverse forme del filato, forma piatta, forma a C, forma a S, forma a W, ecc. Per rinforzare ulteriormente la struttura del monofilo, viene a volte inserito un nervo di rinforzo, durante lo stesso processo di estrusione, nel sua parte centrale. Tutte le varianti e combinazioni che ne ne possono conseguire sono una conseguenza della scelta di ridurre i costi o produrre prodotti migliori.
Filato secondario riccio o testurizzato . Comunemente si chiama filato riccio o erbetta secca arricciata, ma il vero nome del filato è Testurizzato, per via della forma contorta del filamento. E’ essenzialmente costituito da Polipropilene PP, in quanto la sua funzione è quella di sorreggere con la sua rigidità il filato principale ed aiutarlo nella fase di recupero. La forma contorta del suo filato è studiata per riempire il più possibile lo spazio tra i backing ed il filato primario, creando una sorta di reticolo dinamico, ma senza riempirlo come farebbe la sabbia di intaso. In questa maniera si forma sotto al monofilo, uno strato morbido che crea un effetto gomma piuma, che è la sensazione del piede quando calpesta il prato sintetico.
I due filati nel reticolato assumono posizioni diverse, il monofillo in posizione verticale, il polipropilene in tutte le direzioni, cercano una sorta di aiuto reciproco che si scambiano continuamente attraverso il movimento elastico delle fibre, ed è stato studiato appositamente per sostituire lo strato rigido che formerebbe la sabbia intasata. Le fibre testurizzate con le diverse tonalità di marrone e verde, creano all’ombra del monofilo, un apparente strato di erba secca, e attraverso l’intreccio con le fibre verdi del filato principale forniranno un immagine di un prato reale.
il backing è la base del prato sintetico; La base piana dei filati di erba sintetica rivestita di lattice o altro materiale che alla fine del lavoro di installazione viene posata sulla superficie di un giardino o terrazzo. Il backing sezionato, è costituito da un telo intrecciato da finissime strisce di polipropilene (polimero diverso da quello usato per il filato di erba sintetica) o di poliestere. Su questo telo vengono cuciti i filati su linee continue distanziate. Le cuciture possono essere solo diritte o dritte a zig-zag, e per consolidarle sul telo, viene spalmato uno strato liquido di lattice o poliuretano caldo, che si esiccherà velocemente. Una volta essiccato, un macchinario provvede ad applicare a distanze regolari equidistanti i fori di drenaggio.
Fausti Alessandro
I tre elementi del prato sintetico
Alcune forme del Monofilo
Filato Secondario Riccio
Backing