Avere un prato verde e perfettamente tagliato tutto l’anno è il sogno di chiunque acquisti una casa con giardino, ma un manto di erba naturale richiede risorse economiche importanti e cure costanti:
- occorre tagliarlo con frequenza con i macchinari adatti e sempre efficienti (Lame affilate e pulite, macchinari puliti e disinfettati) perché ci sono delle regole da rispettare per chi non lo sapesse-
- occorre annaffiarlo regolarmente con notevoli quantità di acqua. La cosa è molto gravosa, in quanto la tendenza delle ultime stagioni di essere sempre più calde e poco piovose, richiede un uso maggiore di risorse idriche e di conseguenza di quelle economiche dal nostro portafoglio. Ma non solo, potrebbe capitare che i Sindaci dei Comuni nei periodi di maggiore siccità potrebbero emanare ordinanze per divieto dell’uso dell’acqua o razionalizzarla. Inoltre se hai il un pozzo potresti avere la spiacevole sorpresa che i cicli di attingimento si riducano e siano più e d insufficienti per irrigare il vostro prato o addirittura fino ad esaurirsi. Il problema è che si verificassero tutte queste ipotesi reali il vostro prato morirebbe.
- occorre concimarlo almeno 4 volte l’anno per evitare carenze nutritive, con concimi dosati e mirati per ogni singola stagione annuale.
- occorre diserbarlo selettivamente almeno tre volte l’anno per eliminare le erbe infestanti, anche qui con prodotti mirati e costosi.
Ma il prato naturale e soggetto anche ad altri problemi:
- I cani più vivaci, se li possiedi, a volte dispettosamente o non si sa per quale motivo, scavano spesso buche , provocano danni al manto correndo su e giù per abbaiare alle persone in prossimità delle recinzioni, fanno i loro bisogni creando chiazze di erba bruciata, distruggono gli irrigatori mordendoli e ci saltano addosso per farci le feste con le zampe piene di fango.
- La pioggia, specialmente in autunno, inverno, primavera e anche qualche volta in estate bagnerà il terreno e sarà bagnato normalmente per molto tempo, sarà viscido e scivoloso, trasformandosi anche in fango, con l’erba naturale che in queste condizioni avverse si dirada e muore.