Dalle bobine di filato, si inizia a un costruire il prato sintetico ( preferisco usare questa espressione per farti capire meglio esto cercando di usare meno termini tecnici possibile). Qui devo fare di nuovo una precisazione. Alcune grandi aziende progettano, producono i filati e realizzano i loro modelli di prato sintetico, altre invece acquistano solo i filati da terzi e costruiscono i prati con i propri telai, mentre ci sono i distributori che acquistano i filati e poi incaricano le aziende che possiedono i telai a produrre la loro erba sintetica. Come vedete è un intreccio di varianti che si intrecciano tra loro, perché molte aziende lavorano per immettere sul mercato prati di qualità, e produrre un prato sintetico economico è solo un opportunità perché è quello più richiesto da alcune tipologie di rivenditori per via del suo prezzo basso. Si predispongono le bobine dei filati su apposite strutture, e quindi gruppo di filli riuniti di ogni bobina (precedentemente nell’avvolgimento venivano riuniti in gruppi da 6,8,12, verrà infilato nella cruna di un ago corrispondente alla linea di cucitura, lo cucirà sul rotolo primario o backing grezzo. Il Backing grezzo largo mt 4,20, è fatto di filamenti finissimi di poliestere polietilene. In seguito, lungo la catena di produzione si effettuerà la “Spalmatura”, processo nel quale verrà colato il lattice in forma liquida per stabilizzare le cuciture di filato fungendo da collante. Effettuato questo procedimento ed essiccato il backing con calore, i filamenti cuciti passeranno in un macchinario fornito di coltelli che provvederà a tagliarli all’altezza prestabilita. Quindi si procederà ad arrotolare il prato per tutta la sua larghezza ed inviarlo al magazzino di stoccaggio per essere venduto. Fausti Alessandro [/vc_column_text]
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